Ottis Toole

Per la rubrica sui serial killer, oggi parleremo di OTTIS TOOLE.

Ottis Toole

Ottis Toole, nato a Jacksonville il 5 marzo del 1947, è stato uno spietato serial killer e anche un folle piromane che soprannominarono il bambino del diavolo. Siete curiosi di scoprire il motivo per cui gli attribuirono questo appellativo da brividi horror? Se la vostra risposta è sì, continuate a leggere questo articolo sul folle Ottis Toole.

Il fanatismo religioso è spesso associato ai serial killer e in questo caso ci calza a pennello. Infatti, sua madre era una fanatica religiosa che lo costringeva a indossare abiti femminili e lo chiamava Becky. Certamente su di lui il fanatismo religioso ha avuto il suo effetto nel trasformarlo nel mostro che negli anni a venire diverrà.

Ottis Toole, da ragazzo, è stato vittima di incesto dai parenti più stretti, tra cui la sorella maggiore, la madre e persino il vicino di casa. Il solo pensarci mette i brividi… come può una famiglia fare una cosa del genere a quello che allora era soltanto un’innocente ragazzo? Tutto veramente diabolico, perfido e deprecabile.

La nonna materna era una satanista e lo espose a riti satanici, autolesionismo e disseppellimento di cadaveri. Proprio in questa fase della sua vita gli viene attribuito il soprannome “bambino del diavolo“; nomignolo che negli anni a venire gli calzerà a pennello.

Chi era il Ottis Toole

Ottis Toole era un ragazzo con molti problemi, soffriva di un ritardo mentale, dislessia, ADHD ed era analfabeta. Era anche affetto da epilessia e aveva frequenti attacchi che lo facevano stare molto male. In quegli anni scappava spesso di casa e amava dormire in case tetre e abbandonate. Era sessualmente eccitato dal fuoco, fatto per cui già in tenera età divenne un grande piromane.

Scoprì a soli 10 anni di essere omosessuale e in seguito affermò di avere avuto una relazione omosessuale con un ragazzo del quartiere quando era un dodicenne. Iniziò a frequentare Bar gay e divenne un gigolò che si vestiva da donna. Il primo omicidio lo commise a 14 anni, quando, dopo avere rifiutato delle avances da un uomo, lo investì con la propria macchina.

Ottis Toole vagabondò per alcuni anni, mendicando, poi nel 1975 ritornò a Jacksonville e un anno dopo si sposò con una donna di 25 anni più grande di lui. Come potrete immaginare, il matrimonio durò meno di poco, 3 miseri giorni. Il poco tempo durante il quale la sposa scoprì l’omosessualità del marito.

Il serial killer Ottis Toole

Un incontro chiave per il futuro serial killer, avverrà nel 1976 presso la mensa dei poveri della città. Sarà qui che conoscerà il folle Henry Lee Lucas (altro serial killer), con il quale nascerà subito una relazione.

Anni dopo Ottis Toole dirà di avere accompagnato Henry Lucas in ben 108 omicidi, a volte su richiesta di una setta chiamata “La mano della morte“. Insieme commisero gli omicidi più efferati e Toole si dedicava soprattutto al cannibalismo.

La fine del serial killer

Nel 1983 sarà arrestato per incendio doloso e durante l’arresto, confessò di avere ucciso nel 1981 un bambino di sei anni che si chiamava Adam Walsh. Le indagini furono confuse e la polizia, non trovando prove su di lui, lo omise dai sospettati. Tuttavia lui affermava di averlo rapito in un centro commerciale e di averlo decapitato in una strada isolata. Il caso sarà risolto soltanto nel 2008!

A lui furono tuttavia imputati altri omicidi: quello di Sonnenberg a cui incendiò la casa e arse nelle fiamme e quello di Ada Jonhson, sparandole in testa. In base a ciò fu processato e condannato a morte, tuttavia in appello le sentenze furono tramutate in carcere a vita. Il 15 settembre del 1996, a 49 anni, morirà in prigione per insufficienza epatica.

Curiosamente, Ottis Toole è stato per un periodo nella cella adiacente al temibile serial killer Ted Bundy.

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