Herbert Baumeister

Per la rubrica sui serial killer, oggi parleremo di HERBERT BAUMEISTER.

Herbert Baumeister

Herbert Baumeister, chiamato anche soltanto Herb Baumeister, è stato un serial killer americano che si macchiò dell’omicidio di ben 11 persone accertate ed è ancora oggi sospettato di averne assassinate molte altre. Soprannominato lo Strangolatore della I-70, oltre che per gli omicidi divenne famoso per la sua residenza, la maledetta Fox Hollow Farm, dove si verificarono presunti fenomeni paranormali a quanto pare legati al suo fantasma.

Chi era Herbert Baumeister

Herbert Baumeister nacque il 7 aprile del 1947 nello stato dell’Indiana e fu il figlio di un’anestesista e una casalinga. Aveva una sorella maggiore e due fratelli più piccoli. Ebbe un infanzia piuttosto tranquilla, sebbene da adulto dichiarò di essere stato vittima di violenze e maltrattamenti da parte del padre.

I primi comportamenti strani sorgono intorno ai 14 anni, quando inizia a farsi delle domande particolari ad alta voce e fa degli scherzi di cattivo gusto. Per esempio in un caso alcuni compagni lo sentirono chiedersi che sapore potesse avere l’urina e una volta ripose un corvo morto sulla cattedra. Al netto di questi eventi appena narrati, a scuola lo additano come uno “strano” e suo padre decide persino di fargli fare alcuni test psicologici.

Dopo il diploma trova difficoltà a trovare un lavoro, quindi suo padre si adopera per aiutarlo, interpellando alcune conoscenze. Proprio in quel periodo conosce Juliana Saitor e dopo un periodo di frequentazione, nel 1971 si sposano. Dal matrimonio nasceranno 3 figli, tuttavia in futuro Juliana ammetterà di avere avuto soltanto 6 rapporti sessuali con il marito nella bellezza di 25 anni.

Poco dopo essersi sposato finisce in cura in un ospedale psichiatrico, dove ci resta per ben 2 mesi, ma ciò non lo porta a grandi miglioramenti della sua condizione mentale. Tendenzialmente è visto come un uomo socievole, ma con comportamenti anomali. In un capodanno invia ai propri conoscenti delle fotografie in cui è vestito da donna e quando viene assunto alla motorizzazione urina più volte sulla scrivania del direttore. Ciò lo condurrà all’inevitabile licenziamento.

Nonostante tutte le stranezze, Herbert Baumeister è un uomo ambizioso e sogna di aprire una propria attività. Nel 1988, grazie a un prestito apre il Sav-A-Lot, un negozio che raccoglie articoli e merce di seconda mano regalata da benefattori per poi rivenderla a basso prezzo, dividendone i ricavati con gli Enti. Tale illuminazione imprenditoriale lo porta ad arricchirsi e si trasforma in un uomo di successo, tantoché apre anche una seconda filiale dell’attività.

Grazie ai propri guadagni acquista una tenuta di ben 18 acri in un sobborgo piuttosto ricco appena fuori Indianapolis, con tanto di piscina e stalla. Quella che sarà in seguito definita come la maledetta Fox Hollow Farm.

Il serial killer Herbert Baumeister

Herbert Baumeister visse un’esistenza particolare a causa dei suoi problemi psichiatrici, ma comunque apparentemente normale, con un matrimonio, dei figli e un’attività redditizia, ma allo stesso tempo vagò in alcuni bar gay alla caccia di potenziali vittime. Quando adescava qualcuno, poi lo conduceva nella sua tenuta e lo strangolava. In seguito bruciava i resti e li seppelliva in quei 18 acri che ben presto divennero un cimitero nascosto.

Agli inizi del 1990 gli inquirenti iniziano a indagare sulle sparizioni di uomini gay di età, altezza e peso simili nell’area di Indianapolis. Nel 1992 furono contattati da un uomo, il quale raccontò che un certo Brian Smart avesse ammazzato un suo amico. Le indagini non condussero a nulla fino all’agosto del 1995, quando quello stesso testimone s’imbatté nuovamente nel serial killer e si annotò il numero di targa della macchina che stava guidando. In un baleno, la polizia identificò il fantomatico Brian Smart come Herbert Baumeister. Tutti quegli omicidi da brividi horror stavano per finire…

La fine del serial killer

Nel giugno del 1996, la moglie di Herbert Baumeister acconsentì a una perquisizione nella Fox Hollow Farm mentre il marito era in vacanza. La ricerca nella tenuta degli orrori condusse ai resti di 11 uomini e di moltissime ossa. Otto vittime furono identificate, mentre alle altre non riuscirono a ricollegare un nome.

Appena scattò il mandato d’arresto, il serial killer fuggì in Ontario e il 3 luglio del 1996 si sparò alla testa. Lasciò una lettera dove descrisse il suo matrimonio e gli affari improvvisamente in crisi come la ragione del suo suicidio, senza minimamente menzionare gli omicidi.

Le indagini e le ricerche proseguirono anche dopo la sua morte e fu collegato a molte altre vittime, tra cui 12 cadaveri che avevano ritrovato nel 1980 sull’Interstate 70 tra Indianapolis e Columbus.

La maledetta Fox Hollow Farm

Per anni la tenuta del serial killer rimase disabitata, nessuno ci si avvicinava essendo a conoscenza della macabra vicenda avvenuta lì. Soltanto dopo alcuni anni, i coniugi Graves decisero di acquistarla, ristrutturarne una parte e andarci a vivere. Non potevano immaginare quanto accadde in seguito.

Nella maledetta Fox Hollow Farm iniziarono a verificarsi ricorrenti attività paranormali, tra cui:

  • un giorno, mentre Vicky Graves faceva le pulizie, qualcosa nella casa le staccò più volte il filo dell’aspirapolvere dalla presa di corrente. Eppure in quel momento si trovava da sola.
  • Spesso le porte sbattevano da sole come spinte da una forza invisibile.
  • Avvistarono alcune ombre aggirarsi per le stanze.
  • Ritrovarono un femore umano che era stato sotterrato proprio nel punto del terreno adiacente alla casa dove più volte avevano intravisto un’ombra.
  • Secondo i proprietari della casa, tra quelle stanze vagava anche il fantasma di Herbert Baumeister, oltre quelli delle sue numerose vittime.

La Fox Hollow Farm fu visitata da molti investigatori del paranormale e studiata da demonologici che dichiararono di avere percepito delle presenze appartenenti al mondo dei morti.

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