Lawrence Bittaker e Roy Norris

Per la rubrica sui serial killer, oggi parleremo di LAWRENCE BITTAKER E ROY NORRIS.

Lawrence Bittaker e Roy Norris

Lawrence Bittaker e Roy Norris, rispettivamente del 1940 e del 1948, sono stati due serial killer statunitensi soprannominati i Tool Box Killers. Insieme hanno rapito, stuprato, torturato e ucciso 5 ragazze in California del sud nel 1979.

Descritto dall’ex agente dell’FBI John Douglas come l’individuo più sconvolgente sul quale avesse mai effettuato un profilo criminale, Lawrence Bittaker è stato condannato a morte per 5 omicidi il 24 marzo 1981, ma alla fine è morto per cause naturali nel carcere di San Quintino il 13 dicembre del 2019.

Roy Norris accettò un plea bargaining decidendo di testimoniare contro Bittaker ed è stato condannato all’ergastolo il 7 maggio del 1980, morendo il 24 Febbraio del 2020 sempre per cause naturali.

Lawrence Bittaker e Roy Norris furono soprannominati i Tool Box Killers (gli assassini della scatola degli attrezzi) a causa degli strumenti da lavoro con cui torturavano e uccidevano le loro vittime.

Chi erano Lawrence Bittaker e Roy Norris

Dopo avere intrapreso entrambi una carriera criminale fatta di furti, stupri (fino a quel momento esclusivamente Norris) e molto altro, Lawrence Bittaker e Roy Norris si conobbero nel 1977. La coppia iniziò ad approfondire la conoscenza e iniziarono a parlare da veri amici soltanto dopo che Roy Norris insegnò a Lawrence Bittaker come fabbricare gioielli.

Nel 1978, in carcere, i due avevano raggiunto un ottimo affiatamento, condividendo un interesse in comune nella violenza sessuale e nella misoginia. Norris spiegò a Bittaker che la sua più grande eccitazione era vedere giovani donne spaventate, aggiungendo che questa era stata la ragione principale per la quale aveva accumulato molti precedenti per violenza sessuale, l’altro disse che se avesse mai stuprato una donna, l’avrebbe uccisa per non lasciare testimoni del crimine.

Quando erano da soli, i due elaborarono regolarmente piani per aggredire e uccidere giovani donne una volta liberi. Questa fantasia in comune si sviluppò in un vero e proprio piano di uccidere una ragazza per ogni anno, quindi la coppia si promise di rivedersi una volta fuori prigione.

Lawrence Bittaker lo rilasciarono il 15 ottobre 1978 e ritornò a Los Angeles dove trovò lavoro come macchinista. Nonostante si classificasse come un tipo solitario, divenne amico di molte persone nel quartiere ed era particolarmente popolare con le ragazze del posto, con cui socializzava offrendo birra e marijuana.

Il 15 gennaio 1979 rilasciarono Roy Norris e si trasferì a casa della madre a Redondo Beach, dove trovò presto occupazione come elettricista. Verso la fine di febbraio, i due futuri serial killer da brividi horror si incontrarono in un hotel e ripresero il loro piano di rapire e stuprare ragazze. Per farlo avrebbero avuto bisogno di un furgone anziché di una macchina, così acquistarono un furgoncino cargo senza finestrini ai lati e con una grande porta scorrevole per i passeggeri che soprannominarono “Murder Mac“.

Lawrence Bittaker e Roy Norris

Dal febbraio al giugno 1979, Lawrence Bittaker e Roy Norris caricarono oltre 20 autostoppiste. I due non le aggredivano in nessun modo: queste corse di prova erano soltanto un modo per sviluppare metodi per fare entrare volontariamente le ragazze nel furgone e per scoprire luoghi isolati. Ad aprile, la coppia scoprì un viale isolato nelle San Gabriel Mountains.

La prima volta di Lawrence Bittaker e Roy Norris

Il 24 giugno del 1979 Lawrence Bittaker e Roy Norris assassinarono la sedicenne Lucinda Schaefer. La videro per l’ultima volta mentre lasciava la chiesa Presbiteriana a Redondo Beach. Nella sua testimonianza scritta degli eventi di quel giorno, Bittaker disse che costruirono un letto sul retro del furgone, sotto il quale nascosero strumenti da lavoro, vestiti e un piccolo refrigeratore riempito con drink vari e birra. Poi avevano guidato verso “la zona attorno alla spiaggia, bevendo birra, fumando erba e flirtando con le ragazze. Non avevamo un piano definito.“

Dopo non essere riusciti ad attirare la ragazza nel furgone con l’offerta di marijuana e di un passaggio a casa, guidarono fino a parcheggiare in un vialetto d’accesso nelle vicinanze e Roy Norris uscì dal veicolo, aprì la porta scorrevole dal lato passeggeri e la trascinò dentro. Usando uno stratagemma che avrebbero usato nei successivi omicidi, alzarono la radio a tutto volume mentre legavano mani e gambe della vittima e le mettevano del nastro adesivo sulla bocca.

Stuprarono entrambi la ragazza, poi Norris tentò di strangolarla, ma dopo circa 45 secondi fu turbato “dallo sguardo nei suoi occhi” e corse di fronte al furgone, vomitando, allora Lawrence Bittaker finì di strangolarla con una gruccia. Avvolsero il corpo della donna in una tenda di plastica e lo gettarono in un canyon scelto poco prima.

I serial killer Lawrence Bittaker e Roy Norris

Due settimane dopo l’omicidio di Lucinda Schaefer, l’8 luglio 1979, Lawrence Bittaker e Roy Norris abbordarono una ragazza a Redondo Beach e le offrirono un drink nel furgone. La rapirono, la stuprarono e poi la costrinsero a camminare nuda fino a una collina, costringendola a praticare della fellatio. Bittaker le ordinò di posare per delle fotografie con la sua e la uccise spingendole un rompighiaccio dall’orecchio fino al cervello. Notando che la ragazza era ancora viva e cosciente, Bittaker la strangolò e poi ne gettò il corpo giù da un dirupo.

Altre due ragazze, Jackie Gilliam e Jacqueline Lamp, furono portate nelle San Gabriel Mountains, dove le stuprarono a ripetizione. Bittaker infilzò un rompighiaccio nel seno della Gilliam e poi le strappò parte di un capezzolo con delle pinze. Dopo quasi due giorni di prigionia, le uccisero e gettarono i cadaveri in un chaparral.

L’ultimo rapimento dei serial killer 

Lawrence Bittaker e Roy Norris rapirono la sedicenne Shirley Ledford (31 ottobre 1979), mentre faceva autostop davanti a un benzinaio, di ritorno da una festa di Halloween. Gli investigatori ritennero che avesse accettato il passaggio perché riconobbe Bittaker, il quale frequentava il ristorante dove la ragazza lavorava come cameriera part-time.

Lawrence Bittaker prese a torturarla con delle pinze mentre la stuprava e la sodomizzava, poco dopo Roy Norris prese il martello e la colpì una volta sul gomito sinistro. Lei chiese pietà, ma alzò di nuovo il martello e la colpì 25 volte consecutive sullo stesso gomito con il martello.

Dopo circa due ore di prigionia, Norris la uccise strangolandola con una gruccia che aveva stretto con delle pinze. Lei morì con gli occhi aperti e Bittaker optò per lasciare il cadavere in un prato a caso per vedere la reazione della stampa. Ritrovarono il cadavere della ragazza il mattino seguente e l’autopsia rivelò che oltre a essere stata stuprata, era morta per strangolamento. I suoi genitali e il retto erano lacerati.

La fine dei serial killer

Nel Novembre del 1979, Roy Norris si riavvicinò a un amico di nome Jimmy Dalton, un uomo con il quale era stato in precedenza incarcerato al California Men’s Colony, e gli confidò gli omicidi nei 5 mesi precedenti, aggiungendo ogni particolare. L’uomo, sconvolto, parlò con il suo avvocato e li denunciò alla polizia.

Il 18 marzo 1980, Roy Norris si dichiarò colpevole per 4 capi d’accusa per omicidio di primo grado e decise di testimoniare contro Lawrence Bittaker, evitandosi così la pena di morte. Inoltre collaborò nella ricerca dei corpi delle ragazze assassinate.

Il 7 maggio 1980, Roy Norris viene condannato a 45 anni di reclusione, con la possibilità di richiedere la libertà condizionata dal 2010, tuttavia è morto nel 2020.

Il 24 marzo condannarono Lawrence Bittaker alla pena di morte, ma per via dei vari appelli la condanna a morte non è stata mai eseguita e lui è morto nel 2019 per cause naturali.

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