Charlie Brandt

Per la rubrica sui serial killer, oggi parleremo di CHARLIE BRANDT.

Charlie Brandt

Charlie Brandt, nato il 23 febbraio 1957, è stato un serial killer americano che si suicidò nel settembre del 2004 dopo avere pugnalato sua moglie, Teresa Brandt, e decapitato e mutilato gravemente sua nipote, Michelle Jones, rimuovendole il cuore. 

Subito dopo gli inquirenti fecero delle scoperte da brividi horror, Charlie Brandt aveva ucciso i suoi genitori quando aveva 13 anni (di tale reato non era mai stato accusato) ed era ossessionato dall’anatomia umana; ciò lo spingeva a uccidere. Il suo soprannome era lo strappacuori.

Chi era Charlie Brandt

Charlie Brandt era il figlio di Herbert e Ilse Brandt, due immigrati tedeschi che vivevano originariamente nel Connecticut. Suo padre fece una buona carriera presso una divisione di International Harvester e quindi la famiglia era costretta a trasferirsi di frequente. Il piccolo Charlie frequentò diverse scuole, dove era considerato un bravo studente, tuttavia timido e con difficoltà ad adattarsi ai nuovi ambienti.

Nel settembre del 1968, trasferirono il padre nello stabilimento di International HarvesterFort Wayne, nell’Indiana, e ogni estate e Natale, la famiglia andava in vacanza in Florida, dove Brandt andava a caccia con il padre. Fin qui tutto nella normalità, ma qualcosa di terrificante accadrà nel 1971.

La follia omicida del 1971

La notte del 3 gennaio 1971, Charlie Brandt (13 anni), entrò nel bagno dei genitori armato di fucile. In quei frangenti di terrore, il padre stava facendo la barba e la madre, incinta di 8 mesi, faceva il bagno. Il piccolo Charlie sparò senza pensarci due volte; il padre sopravvisse, la madre incinta morì.

In casa c’era anche la sorella Angela, la quale dopo attimi di terrore riuscì a calmarlo e fargli posare l’arma da fuoco. Charlie uscì così di casa e bussò alla porta di una ragazza della porta accanto chiamata Sandi Radcliffe, dicendole: “Sandi, ho appena sparato a mia madre e mio padre“Herbert Brandt in seguito identificò il figlio come il suo aggressore.

Poiché era troppo giovane per essere accusato di omicidio ai sensi della legge dell’Indiana, lo sottoposero a tre valutazioni psichiatriche separate, senza riuscire a determinare cosa lo avesse motivato a sparare ai suoi genitori. Uno degli psichiatri di Brandt, ha poi raccontato: “Fondamentalmente, stavo cercando una malattia mentale e non mostrava segni e sintomi di una grave malattia mentale, che pensavo fosse ciò che la corte voleva sapere“.

Charlie Brandt trascorse un anno in un ospedale psichiatrico prima di essere rilasciato nuovamente sotto la custodia della sua famiglia. In famiglia non hanno mai più menzionato cosa era accaduto.

Il serial killer Charlie Brandt

Dopo la follia del 2004 che tra poco vi racconterò, le indagini della polizia portarono a delle scoperte agghiaccianti. Alla fine, la ricerca collegò Charlie Brandt a 26 omicidi irrisolti in Florida risalenti al 1973. A collegarlo a quegli omicidi erano stati i suoi spostamenti per lavoro e il modus operandi.

Una ricerca della residenza di Charlie Brandt su Big Pine Key, rivelò che era un abbonato mensile ai cataloghi di Victoria’s Secret, che aveva una vasta collezione di libri, poster e ritagli a tema, che cercava regolarmente sulla rete fotografie di autopsie e siti web di film che raffiguravano la violenza contro le donne.

Alcuni casi di omicidi collegati a Charlie Brandt:

A) Carol Sullivan, 1978: ancora dodicenne è stata rapita da una fermata di uno scuolabus nella contea di Volusia. Il suo cranio è stato trovato in un secchio, portando le autorità a presumere che sia stata uccisa e decapitata. Brandt aveva 20 anni e viveva nella contea di Volusia in quel momento.

B) Lisa Saunders, 1988: ventenne picchiata, pugnalata e trascinata dalla sua auto a Big Pine Key nel dicembre 1988. La trovarono senza cuore.

C) Sherry Perisho, 1989: La sua gola era stata tagliata e la sua testa era stata quasi mozzata; le avevano rimosso il cuore. Sherry fu trovata a meno di 300 metri da dove abitava Brandt. Gli inquirenti accertarono che Charlie Brandt assassinò Sherry e chiusero ufficialmente il caso il 6 maggio del 2006.

D) Darlene Toler, 1995: era una prostituta di Miami il cui corpo, con la testa e il cuore mancati, era stato trovato vicino a un’autostrada avvolta nella plastica. Brandt usava regolarmente la stessa autostrada e teneva un record di chilometraggio dei suoi viaggi.

La fine del serial killer

Il 2 settembre 2004, lo strappacuori da brividi horror e sua moglie Teri furono evacuati dalla loro casa prima dell’uragano Ivan, così la loro nipote, Michelle Lynn Jones, li invitò a rimanere nella sua residenza vicino Orlando. La sera del 13 settembre, una delle amiche di Michelle Jones sarebbe dovuta andarla a trovare, ma lei la scoraggiò. Le disse che i coniugi Brandt avevano avuto una discussione dopo avere bevuto troppo. Da quella telefonata, Michelle Jones non rispose più al telefono, fatto che allarmò la sua amica.

Il 15 settembre, un’altra delle sue amiche, Debbie Knight, andò a trovarla per vedere come stesse e dopo avere trovato la porta principale chiusa, cercò di entrare in casa attraverso il garage, dove trovò il corpo in decomposizione di Charlie Brandt appeso alle travi. La donna non credette a quanto aveva appena visto… e il peggio doveva ancora arrivare.

Contattò la polizia, che entrò in casa e trovò i corpi della moglie e della nipote di Charlie Brandt. La moglie era stata pugnalata 7 volte al petto, mentre Michelle Jones era stata decapitata e sventrata, con il cuore e gli organi rimossi. La sua testa era stata posta accanto al suo stesso corpo.

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